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E' da sempre sede della confraternita omonima. La sua fondazione si può fare risalire al XV secolo. Pregevoli il suo portale tardo gotico e l’arco a sesto ribassato di accesso al vano ottagonale sede del gruppo scultoreo di otto statue di terracotta policroma raffiguranti la Passione (o Compianto) del1552 di A. Ferraro. Le statue raffiguranti Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo, rappresenterebbero i volti dei committenti dell’opera stessa. Fino ai primi anni ’60 manteneva ancora intatta la sua connotazione chiesastica, con tre altari dedicati a S. Marco, S. Benedetto e S. Onofrio. Oggi è oratorio.

Giuseppe Mineo Fotografo