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L'acquedotto di via Fontanelle si inserisce nel sistema di opere idrauliche esistente sulla Montagna di Licata, sede della città di età ellenistica e di insediamenti di età anche precedente.

La parte emergente di esso, verosimilmente risalente al XVII-XVIII sec., oggetto dell'intervento di restauro realizzato negli anni '80 dalla Soprintendenza di Agrigento,  si collega ad un sistema ipogeico di captazione delle acque, analogo ad altri tuttora esistenti sulle pendici della Montagna, costituito da pozzi e cunicoli scavati nella roccia attraverso i quali le acque, captate in profondità, venivano addotte in superficie e convogliate nei luoghi di utilizzazione. Tra i quattro acquedotti antichi tuttora esistenti (Grangela, al centro dell'abitato attuale, Pozzo di Gradiglia e Pozzo di Donna Vannina-Stagnone ad occidente della città, nelle sue immediatezze), l'acquedotto di via Fontanelle è l'unico ancora attivo e l'acqua viene tuttora parzialmente utilizzata per scopi civici.

Giuseppe Mineo Fotografo